Angeli dei Sette Chakra |
 Gli Angeli dei Chakra si rivolgono ad animi in cammino verso un sempre maggiore e consapevole equilibrio personale.
Donarsi o donare un angelo dei Chakra è un gesto colmo di simboli e significati.
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La Locanda di Donna Sofia |
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Categoria: Primi
Tempo di preparazione: da 1 a 2 ore
Le dosi sono per 4 persone
Ingredienti:
- 16 pomodori S. Marzano o 8 pomodori da sugo tondi ben maturi o una scatola di pelati o 300 gr. di salsa in bottiglia
- 1 aglio sbucciato e schiacciato
- basilico fresco
- 8 cucchiai di parmigiano grattugiato
- 400 gr. di provola affumicata o fior di latte
- 500 gr. di patate
- 250 gr. di farina
Strumenti:
- due pentole grandi dai bordi alti
- una pentola più piccola
- passaverdura a mano
- schiacciapatate a mano
- una madia di legno
- un mestolo forato
- una grattugia, o una forchetta, o l'apposito strumento per cavare gli gnocchi (non indispensabile)
- 4 pirottine individuali che possano andare in forno (non indispensabili, in alternativa, una teglia di acciaio o pirex
Procedimento:
Nella pentola grande mettete abbondante acqua salata e le patate, intere e con la buccia, ben lavate. Portate ad ebollizione e fate bollire almeno 45 minuti. Nel frattempo preparate la salsa di pomodoro: lavate i pomodori e spaccateli a metà o in quattro; ponete i pezzi in una pentola dai bordi alti con pochissima acqua (un dito) e mettete su fuoco molto basso, coprendo la pentola. Dopo una ventina di minuti versate il contenuto della pentola in un passaverdura e passate, raccogliendo la salsa di pomodoro in una terrina. In un'altra pentola più piccola mettete l'olio e fate soffriggere l'aglio e il basilico per un minuto; aggiungete la salsa di pomodoro, salate con cautela e fate sobbollire a fuoco basso per un quarto d'ora circa, o fino a che la salsa si sarà ridotta più o meno di un terzo.
Tagliate la provola o il fior di latte a pezzetti.
Scolate le patate e tuffatele in un recipiente con acqua gelata (lo shock termico faciliterà lo sbucciamento); sbucciatele rapidamente e schiacciatele nello schiacciapatate mentre sono ancora bollenti, raccogliendo la purea direttamente sulla madia di legno. Unite la farina e cominciate cautamente ad impastare, dopo aver tolto anelli, bracciali e aver rimboccato le maniche. Passerete per un momento di disperazione, nel quale vi sembrerà di perdere il controllo della situazione, ma è questione di pochi secondi; se continuate ad impastare, con i gesti lenti e solenni di Irene Papas in Cristo si è fermato a Eboli, dopo meno di un minuto otterrete una bella palla liscia e morbidissima. Ricordate: gli gnocchi di patate richiedono pochissima lavorazione.
ATTENZIONE: non aggiungete acqua all'impasto, per nessun motivo: anche se all'inizio vi sembrerà secco, le patate rilasciano umidità mentre le lavorate. Semmai, potrebbe essere necessario aggiungere farina (pochissima).
A questo punto tagliate un pezzo di impasto della dimensione di un pugno, lavoratelo ancora qualche secondo e, aiutandovi con un po’ di farina sparsa sulla madia, fatene un serpentello o bastoncino dello spessore di un dito o poco più; tagliate poi il bastoncino a tocchetti di un paio di centimetri e procedete alla "cavatura". Poggiate il dito indice e il medio sul tocchetto di pasta e affondate appena le punte, strisciandole e facendo fare loro contemporaneamente un movimento rotatorio verso di voi, come se steste grattando via qualcosa dal tavolo. La leggerezza del gesto è fondamentale: se ci mettete troppa forza, lo gnocco si spiaccicherà sulla madia. Il risultato ottimale è uno gnocco cavato, cioè appena scavato all'interno, ma ancora indipendente dalla madia.
Se l'operazione viene fatta, anziché sulla madia liscia, sul retro di una grattugia, o sui rebbi di una forchetta, o sull'apposito attrezzo zigrinato, lo gnocco verrà rigato o puntinato all'esterno (ma non è indispensabile, è solo un artificio estetico). In realtà, non è indispensabile neppure la cavatura, ma questo fa la differenza fra il principiante e il cuoco provetto. Continuate l'operazione fino ad esaurimento della pasta.
In una pentola grande (la stessa delle patate) mettete a bollire abbondante acqua salata; quando bolle versateci gli gnocchi pochi per volta, aiutandovi con una cartolina illustrata a prelevarli dal piano della madia.
NON RIMESCOLATE per nessun motivo: alzate la fiamma e lasciate che l'acqua riprenda il bollore. Gli gnocchi, quando sono cotti, cominceranno a venire a galla da soli.
Nel frattempo (ma ci vogliono pochi minuti) mettete sul fondo di ogni pirottina individuale (o della teglia collettiva) un po’ di sugo di pomodoro e qualche pezzetto di provola o fior di latte.
Man mano che gli gnocchi vengono a galla prelevateli con un mestolo forato, scolateli bene e disponeteli nelle 4 pirottine o nella teglia; aggiungete altro sugo - gli gnocchi devono praticamente navigare - la provola o il fior di latte rimanente e il parmigiano grattugiato. Mettete in forno caldissimo (200° o accendete il grill) fino a che il formaggio non si scioglie e fa la crosticina e il sugo bolle. Servite subito.
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